Storia di Lisa e il suo micione
C’era una volta una bambina tanto carina di nome Lisa. Era gentile e rispettosa e le piaceva tanto stare in compagnia degli animali.
Un giorno, passeggiando in campagna con il suo papà, trovò un gattino tanto carino come lei, lo accarezzò con delicatezza e subito diventarono amici e il suo papà decise di portarlo a casa con loro. Il gattino era felice, faceva tante fusa e stava sempre insieme alla piccola, condividendo avventure e giochi.
La mamma di Lisa, vedendoli così felici, le regalò un libro con tante pagine e una bella copertina dipinta a mano. Lisa lo aprì incuriosita, ma vide che le pagine erano tutte bianche e lo ripose nel cassetto aspettando di disegnarci qualcosa.
Gli anni passarono e Lisa ed il suo pelosetto trascorsero molti anni insieme. Lei diventò una bella ragazza con tante passioni e sogni da realizzare, il suo micione aveva un mantello folto e morbido, ascoltava tutto quello che Lisa gli raccontava e attento, rispondeva miagolando.
Un giorno Lisa scovò nel suo cassetto quel prezioso libro ricevuto in dono dalla mamma e con l’intento di scriverci i suoi pensieri, lo aprì. Con grande sorpresa vide che le pagine non erano più bianche e vuote, ma c’erano scritte tutte le cose che il suo gattone le aveva miagolato fino a quel giorno. Era un libro magico!
Lisa e il suo micione lo lessero tutto, rivivendo ogni momento vissuto insieme, con tanta voglia di viverne altri, ancora più belli.
(Ambra R.)
Storia del gattino viaggiatore
In un giorno di pioggia un famoso scrittore d’altri tempi, che chiameremo K per non svelarne l’identità, mentre passeggiava nel parco di Steglitz a Berlino, com’era solito fare ogni giorno, incontrò una bambina che piangeva disperata: aveva perso il suo gattino!
Elsi, questo il nome della bambina, era in lacrime e tutto ciò che desiderava era ritrovare il suo gattino perso ormai chissà dove. K rimase molto colpito dal modo in cui la piccola si disperava e dall’intensità del suo dolore, così si offrì di aiutarla. Purtroppo il gattino non fu trovato, ma lui si inventò un modo per consolare la piccola Elsi, che era ancora molto triste. Le diede appuntamento per il giorno seguente, esattamente nello stesso punto del parco in cui si erano incontrati. Aveva in mente una sorpresa per lei!
In segreto, scrisse una lettera e disse alla piccola che era proprio da parte del suo amato gattino, che era partito per un viaggio. Lei, però, era stata fortunata, perché aveva incontrato il postino dei gattini viaggiatori: “Non piangere, sono partito per vedere il mondo, ti riscriverò raccontandoti le mie avventure”, diceva la lettera. A questa, K aggiunse un quadernetto con alcuni racconti di avventure immaginarie e di viaggi fantastici, come solo lui sapeva scrivere. Elsi, iniziò a leggerne uno alla volta, uno al giorno, i racconti erano ricchi di parole suggestive che le fecero sognare luoghi lontani e bellissimi, e piano piano si calmò.
Alla fine K andò a cercare un gattino, lo trovò e lo portò in dono ad Elsi. Il suo aspetto differente venne giustificato da un biglietto appeso al collo: “I miei viaggi mi hanno cambiato”.
Esattamente un anno dopo il loro incontro, K morì. Sull’ultima pagina del quadernetto Elsi trovò una frase che K le aveva scritto: “Ogni cosa che tu ami probabilmente la perderai, però alla fine ritroverai l’amore in una forma diversa”.